Vicka di Medjugorje: vi racconto il gioco miracoloso del Sole

Janko: Ti ricordi del 2 agosto 1981?
Vicka: Non so, non mi ricordo nulla di particolare.
Janko: È strano perché accadde qualcosa che, per la stragrande maggioranza del popolo, non si era mai verificato.
Vicka: Forse pensi a quello che è successo sulla nostra aia con la Madonna?
Janko: No, no. È tutta un’altra cosa.
Vicka: Non mi ricordo di qualcos’altro di particolare.
Janko: Non ti ricordi di quello straordinario gioco del sole, che tanta gente ha visto?
Vicka: Va bene. L’hai visto anche tu?
Janko: Purtroppo no; di sicuro mi sarebbe piaciuto molto.
Vicka: Sarebbe piaciuto anche a me, ma non l’ho visto neppure io. Credo che in quel momento noi eravamo all’incontro con la Madonna. Me l’hanno poi raccontato dopo; ma poiché io non l’ho visto, non ti posso dire niente. Puoi chiedere a qualcuno di coloro che erano presenti, se ti interessa tanto. A me non interessa particolarmente perché io di segni di Dio ne ho visti proprio tanti.
Janko: Bene, Vicka. Io me ne sono interessato più volte. Ecco, dico come me lo ha raccontato un giovane. Lui sul suo registratore ha fissato queste parole: «Il 2 agosto 1981, poco dopo le sei di sera, proprio nel momento in cui di solito la Madonna appare ai veggenti, mi trovavo con molta folla davanti alla chiesa di Medjugorje. Ad un tratto mi sono accorto di un gioco strano del sole. Mi sono spostato dalla parte a sud della chiesa, per vedere meglio che cosa stava succedendo. Sembrava che dal sole si staccasse un cerchio luminoso che pareva avvicinarsi alla terra». Il giovane registra inoltre che il fatto era meraviglioso, ma anche terribile.
Vicka: E poi?
Janko: Dice che il sole incominciò ad ondulare di qua e di là. Incominciarono pure ad uscire delle sfere luminose che, come spinte dal vento, si dirigevano verso Medjugorje. Ho chiesto a quel giovane se questo fenomeno è stato visto anche dagli altri. Lui dice che l’hanno visto in tanti attorno a lui e si meravigliavano come lui. Questo giovane fa il tassista e dice che gli hanno raccontato la stessa cosa anche quelli di Vitina. Lui e i presenti si sono molto impauriti e hanno incominciato a pregare e ad invocare Dio e la Madonna in aiuto.
Vicka: È finita così?
Janko: No, non è ancora la fine.
Vicka: E che cosa è successo dopo?
Janko: Dopo questo, stando a quello che lui ha detto, si è staccato dal sole come un fascio, un raggio di luce, e si è diretto, a forma di arcobaleno, sul luogo delle apparizioni della Madonna. Da lì si è ripercosso sul campanile della chiesa di Medjugorje, dove a questo giovane è apparsa limpida l’immagine della Madonna. Soltanto che la Madonna, secondo quanto dice lui, non aveva la corona sul capo.
Vicka: Così hanno raccontato anche a me alcuni dei nostri che hanno visto. Solo che tu sei stato più chiaro. Quindi è finita così?
Janko: Sì, dopo una mezz’ora tutto è cessato, tranne l’emozione che alcuni non hanno ancora dimenticato.
Vicka: Non ha importanza. Ma potrei sapere chi te lo ha raccontato?
Janko: Puoi saperlo, se proprio lo vuoi. Questo giovane mi ha detto anche che è pronto a giurare in ogni momento sulla verità di ciò che ha detto. Naturalmente lui non asserisce che tutti abbiano visto ogni cosa come l’ha vista lui. Lui garantisce per sé. Tanto perché tu lo sappia, il fatto mi è stato raccontato quasi allo stesso modo anche da un serio sacerdote che ha osservato le cose dal paese. Solo che lui non dice di aver visto la Madonna sul campanile.
Vicka: Bene. Però non mi hai detto di che giovane si tratta.
Janko: Chiedo scusa, perché altri pensieri mi hanno fatto deviare. Mi ha raccontato tutto Nikola Vasilj, figlio di Antonio, di Podmiletine. Te lo posso dire perché mi ha permesso di citarlo come testimone in qualsiasi momento io desideri. Vedi, Vicka, che io non ti interrogo soltanto; so anche raccontare, quando capita.
Vicka: Così si deve fare; non che debba sempre rispondere io…