Senza Messa? Prega il Rosario da casa

Si prega a casa con la potente catena del Santo Rosario

Non è il momento di mostrare una sorta di arrabbiatura con quanti avvertono un senso di smarrimento in mezzo a serie preoccupazioni, soprattutto con la privazione del sostegno principale che è la Santa Messa. Con un po’ di comprensione e pazienza si rende tutto più sereno ed è possibile spiegare che da casa si può seguire la diretta televisiva e si intercede con una intensa preghiera personale. Le Sante Messe trasmesse sui social non equivalgono ai Sacerdoti presenti in Italia, quelle trasmesse sono una minima parte, ma quello che bisogna sapere, è la diffusione del neomodernismo che ha colpito molti Sacerdoti diventati indifferenti alla Santa Messa, alla Confessione, all’adorazione dell’Eucaristia, alla Madonna e al Santo Rosario, alle penitenze e al vero Magistero della Chiesa Cattolica. Affermano che l’inferno non esiste e neanche i diavoli. Per questa ragione non accolgono le apparizioni autentiche della Madonna e sono pronti a denigrarle. Ci sono però molti buoni e spirituali Sacerdoti che suppliscono ma vengono puntualmente perseguitati e diffamati proprio per la loro fedeltà a Gesù Cristo. Ai credenti smarriti per la mancanza del luogo dove ogni giorno si recavano per adorare Gesù Eucaristia, trovare pace e sollievo, fortificarsi con le Grazie ricevute, a essi bisogna dire con amore che è il momento di pregare molto e bene da casa, soprattutto con il Santo Rosario, perché con questa benedetta corda diamo alla Madonna la possibilità di incatenare e bloccare l’azione di Satana, di impedirgli di disturbare e fare del male a chi Lo recita e ai suoi familiari! Questa potente catena ha anche l’effetto di imprigionare Satana, cioè di rendere impotente la sua azione e di diminuire ed indebolire sempre di più la forza del suo diabolico potere. La catena del Santo Rosario ottiene il risultato di rendere Satana completamente inoffensivo. La Madonna concede molte Grazie a quanti recitano con amore il Santo Rosario.

Di Padre Giulio Maria Scozzaro