Rifletti oggi sulle vere ricchezze della vita

Quando il povero morì, fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Anche il ricco morì e fu sepolto, e dal mondo infernale, dove era tormentato, alzò gli occhi e vide Abramo lontano e Lazzaro al suo fianco. Luca 16: 22–23

Se dovessi scegliere, cosa preferiresti? Essere ricchi e pranzare sontuosamente ogni giorno, vestiti con abiti viola, con tutto ciò che potresti desiderare in questo mondo? O di essere un povero mendicante, coperto di piaghe, vivendo sulla soglia, sentendo i dolori della fame? È una domanda facile a cui rispondere in superficie. La vita ricca e confortevole è più attraente a prima vista. Ma la domanda non dovrebbe essere considerata solo in superficie, dobbiamo guardare più in profondità e considerare il pieno contrasto di queste due persone e gli effetti che la loro vita interiore ha sulle loro anime eterne.

Quanto al povero, quando morì “fu portato dagli angeli nel seno di Abramo”. Per quanto riguarda il ricco, la Scrittura afferma che “è morto e seppellito” e si è recato nel “mondo inferiore, dove era in preda al tormento”. Ahia! Ora chi preferiresti essere?

Sebbene possa essere desiderabile essere ricchi in questa vita E nella prossima, non è questo il punto della storia di Gesù. Il punto della sua storia è semplice in quanto mentre su questa Terra dobbiamo pentirci, voltarci dal peccato, ascoltare le parole della Scrittura, credere e tenere gli occhi sul nostro vero obiettivo delle ricchezze del Cielo.

Per quanto riguarda se sei ricco o povero in questa vita, non dovrebbe davvero importare. Sebbene questa sia una convinzione difficile da raggiungere, interiormente, deve essere il nostro obiettivo. Il paradiso e le ricchezze che attendono devono essere il nostro obiettivo. E ci prepariamo per il Paradiso ascoltando la Parola di Dio e rispondendo con la massima generosità.

Il ricco avrebbe potuto rispondere in questa vita vedendo la dignità e il valore del povero che giace sulla sua porta e protendendosi con amore e misericordia. Ma non l’ha fatto. Era troppo concentrato su se stesso.

Rifletti, oggi, sul netto contrasto tra questi due uomini, e in particolare sull’eternità che li attendeva. Se vedi una delle tendenze peccaminose di questo uomo ricco nella tua stessa vita, allora pentiti di questi peccati e pentiti oggi. Vedi la dignità e il valore di ogni persona che incontri. E se tendi a essere più concentrato sul tuo io, consumato con piacere e eccesso egoistici, cerca di abbracciare la vera povertà di spirito, sforzandoti di essere attaccato solo a Dio e alle abbondanti benedizioni che derivano da un pieno abbraccio di tutto ciò che Lui ha rivelato a noi.

Signore, ti prego, liberami dal mio egoismo. Aiutami, invece, a rimanere concentrato sulla dignità di tutte le persone e a dedicarmi al loro servizio. Che io possa scoprire nel povero, nel rotto e nell’umile, un’immagine di te. E mentre scopro la tua presenza nelle loro vite, possa io amarti, in loro, cercando di essere uno strumento della tua misericordia. Gesù io credo in te.