Mediugorje “Un costante richiamo all’Amore che salva”

Un costante richiamo all’Amore che salva

l fuoco eterno dell’Amore Trinitario si riversa oggi con commovente sovrabbondanza sul mondo attraverso il Cuore Immacolato della Regina della Pace.

Il Dio “ricco di misericordia” già all’inizio della storia della salvezza nel rivelare a Mosè sul Sinai il proprio Nome aveva proclamato la misericordia principale attributo del mistero divino: “YHWH, YHWH, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di grazia e di fedeltà” (Es. 33,18-19 ). In Gesù Cristo poi si è rivelato pienamente nella sua più intima essenza: “Dio è Amore” (1,Gv.4,8): “eterno scambio di amore: Padre; Figlio e Spirito Santo” (CCC. 221). In questo tempo, in cui spirali di tenebra sembrano avvolgere la città degli uomini, Egli manda tra noi la Regina della Pace unicamente per amore, a manifestare al mondo la gloria del suo amore misericordioso, attraverso l’indicibile tenerezza del cuore di una Madre: “Cari figli, questi tempi sono tempi particolari, per questo sono con voi, per amarvi e proteggervi, per proteggere i vostri cuori da Satana e per avvicinarvi tutti, sempre più, al Cuore del mio Figlio Gesù”(Mess. 25.09.1993); “Dio, per amore dell’uomo, mi mandò in mezzo a voi, per mostrarvi la via della salvezza, la via dell’amore” (Mess. 25.04.1995), e più oltre ripete: “Per questo io sono con voi, per insegnarvi ed avvicinarvi all’amore di Dio” (Mess. 25.05.1999).

La Madonna sollecita una profonda decisione esistenziale, che nasca dalla libertà dei figli di Dio, di offrirgli gioiosamente i nostri poveri cuori, impietriti e offuscati da pesanti storie di peccato e da innumerevoli ferite, per riplasmarli totalmente alla fiamma d’amore divino del suo Cuore Immacolato: “Figlioli voi cercate la pace e pregate in diversi modi, ma non avete ancora dato i vostri cuori a Dio affinché li riempia con il suo amore” (Mess. 25.05.1999). Solo così le profondità malate della nostra anima potranno essere risanate alla radice e noi potremo essere restituiti alla pienezza della vita, della pace e della vera gioia, che si irradiano incessantemente dal Cuore di Cristo, unico Salvatore: “Perciò vi invito tutti ad aprire i vostri cuori all’amore di Dio, che è tanto grande e aperto per ognuno di voi” (Mess. 25.04.1995); “Voi sapete che io vi amo e che ardo d’amore per voi. Perciò cari figli decidete anche voi per l’amore, per poter ardere e conoscere ogni giorno l’amore di Dio. Cari figli decidetevi per l’amore affinché l’amore prenda il sopravvento in tutti voi. Non però l’amore umano, ma l’amore divino” (Mess. 25.11.1986).

Maria ci mostra la via concreta per arrivare alla vera apertura del cuore, per accogliere pienamente il fiume d’amore che il Padre in questo tempo ci vuole donare “senza misura”: aprirci totalmente alla grazia della sua presenza, trasformando in vita con semplicità e amore di figli i suoi messaggi, così da rendere pienamente viva e operante nei nostri cuori la Parola infuocata di verità divina del Vangelo. Maria ci assicura che ciò si può ottenere attraverso la preghiera profonda del cuore e l’abbandono incondizionato in Dio: “Pregate, perché nella preghiera ognuno di voi potrà raggiungere l’amore completo” (Mess. 25.10.1987); “Figlioli, pregate e attraverso la preghiera scoprirete l’amore” (Mess. 25.04.1995); “Dio non vuole che siate tiepidi e indecisi, ma che siate completamente abbandonati a Lui” (Mess. 25.11.1986); “Abbandonatevi a Dio, perché Egli possa guarirvi, consolarvi e perdonarvi tutto ciò che in voi è di impedimento sulla strada dell’amore” (Mess. 25.06.1988).

Lei desidera che, con il cuore pieno tenerezza di veri figli del Padre celeste, in cui lo Spirito incessantemente grida “Abbà”, accogliamo pienamente l’amore di Dio che si esprime su tutti i livelli della nostra vita. In questo modo realizziamo con spirito rinnovato il grande comandamento dell’antico Popolo dell’Alleanza, che “amiamo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta le forze” (Dt.6,4 -7), aprendoci, con tutti i sensi dell’anima, all’Amore del Padre, che ci viene mirabilmente donato attraverso il mistero della Creazione: “Cari figli! Oggi vi invito tutti risvegliare i vostri cuori all’amore. Osservate la natura e vedete come essa si sta risvegliando: questo vi aiuterà ad aprire i vostri cuori all’amore di Dio Creatore” (Mess. 25.04.1993), “Figlioli, rallegratevi in Dio Creatore, perché ci ha creati in maniera così meravigliosa” (Mess.25.08.1988), “Perché la vostra vita sia un gioioso ringraziamento che scorre dal vostro cuore come un fiume di gioia” (ibid.) La Madonna ci invita a fidarci totalmente di Dio, sradicando dal cuore ogni traccia di egocentrismo spirituale, che isterilisce irrimediabilmente la Sua opera in noi, ammonendoci che la sovrabbondanza d’amore misericordioso che ci viene donata in questo tempo ci appartiene nella misura in cui la riversiamo incessantemente sui fratelli, per generare in loro luce di vita e di comunione nuova: “Cari figli, oggi vi invito affinché ciascuno cominci di nuovo ad amare prima Dio. e dopo i fratelli e le sorelle che vi sono vicini” (Mess. 25.10.1995); “Non dimenticate che la vostra vita non è vostra, ma un dono con il quale dovete dare gioia agli altri e guidarli verso la vita eterna” (Mess. 25.12.1992) La Regina della Pace chiama i suo “cari figli”, vera “stirpe della Donna” (Gen 3,15), che Dio ha scelto e chiamato “nel suo grande piano di salvezza per l’umanità” (Mess. 25.01.1987), a rendere presente la fiamma d’amore del suo Cuore Immacolato in ogni parte del mondo, divenendo quasi un prolungamento della Sua speciale presenza di grazia tra gli uomini: “Vi invito a vivere con amore i messaggi che vi do e a trasmetterli in tutto il mondo così che un fiume d’amore scorra tra la gente piena di odio e senza pace” (Mess. 25.02.1995); “Tramite voi desidero rinnovare il mondo. Comprendete, figlioli che oggi voi siete il sale della terra e la luce del mondo” (Mess. 25.10.1996).

Come a Lourdes e a Fatima per alcuni prescelti, così a Medjugorje per moltitudini di chiamati, a chi è stata donata una speciale esperienza del mistero infuocato dell’amore trinitario, attraverso l’incontro vivo e personale con il “roveto ardente” del Cuore Immacolato, è affidato anche un preciso mandato spirituale: essere testimone e portatore dell’Amore misericordioso del Padre fin nelle profondità più oscure e ferite degli uomini, perché ogni “terra devastata sia chiamata Suo compiacimento”(Is. 62,4), ogni realtà sia pienamente redenta e risplenda del fulgore pasquale dei cieli nuovi e della terra nuova: “Vi invito a diventare apostoli dell’Amore e della bontà. In questo mondo senza pace testimoniate Dio e l’Amore di Dio” (Mess.25.10.1993); “Vi invito figlioli a diventare pace dove non c’è pace e luce dove c’è tenebra, perché ogni cuore accetti la luce e la via della salvezza” (Mess. 25.02.1995).

Affinché si compia questo fondamentale disegno di grazia, all’aurora “di un nuovo tempo” (Mess.25.01.1993), segnato dal trionfo annunciato del suo Cuore Immacolato, Maria ci chiama a testimoniare tra i fratelli una qualità d’amore assai diversa da quella comunemente intesa dal mondo. Non è l’amore umano, è l’Amore di Dio. E’ quello che si è pienamente rivelato nel Mistero pasquale di Cristo attraverso lo scandalo della Croce, è il frutto di quella “sapienza divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, che Dio ha preordinato prima dei secoli per la nostra gloria” (1Cor. 2,6). è l’amore che si glorifica pienamente nell’Agnello Immolato che illumina la nuova creazione (cfr. Ap. 21, 22-23): la Regina della Pace ci chiama innanzitutto all’amore sacrificato. “Cari figli, oggi vi invito all’amore, che è gradito e caro a Dio. Figlioli, l’amore accetta tutto, tutto ciò che è duro e amaro, a motivo di Gesù che è amore. Perciò, cari figli, pregate Dio che venga in vostro aiuto: ma non secondo i vostri desideri, ma secondo il suo amore!”

(Mess.25.06.1988). “Riconciliatevi gli uni con gli altri e offrite la vostra vita per far regnare la pace su tutta la terra” (Mess. 25.12.1990). Questa è la via regale delle Beatitudini evangeliche, tracciata da Cristo a tutte le generazioni dei redenti, che Maria, serva docile della Parola, con la sua speciale presenza di grazia vuole rendere viva e luminosa in questo tempo nel cuore dei suoi figli: “Desidero che amiate tutti buoni e cattivi, con il mio amore. Solo così l’amore prenderà il sopravvento nel mondo” (Mess. 25.05.1988); “Desidero avvicinarvi sempre più a Gesù e al Suo Cuore ferito, affinché dai vostri cuori sgorghi una fonte di amore su ogni uomo e su quelli che vi disprezzano: così, con l’amore di Gesù, sarete capaci di vincere ogni miseria in quel mondo doloroso che è senza speranza per quelli che non conoscono Gesù” (Mess.25.11.1991).

Questo amore divino, accolto e donato, genera continuamente il mistero della Chiesa, frutto supremo del Cammino Pasquale di Cristo e vero “sacramento di salvezza per il mondo”. In esso si rende visibilmente presente l’immagine e la gloria della famiglia trinitaria. La Madonna, con semplicità e commovente tenerezza, ci invita ad entrare nel crogiolo d’amore del suo Cuore Immacolato, per vivere, con speciale intensità e pienezza, questo mistero di comunione donato dall’alto: “Desidero che il mio Cuore, il Cuore di Gesù e il vostro cuore si fondano in un unico cuore d’amore e di pace… Io sono con voi e vi guido sulla via dell’amore” (Mess. 25.07.1999). Per questo suscita nuovi spazi di comunione, famiglie spirituali e gruppi di preghiera, ove, attraverso la grazia della sua speciale presenza, risplenda in modo più intenso e luminoso la verità dell’Amore trinitario, per proclamare al mondo la gioia ineffabile dell’offerta di Cristo, consumata nel fuoco d’amore dello Spirito, per la salvezza dei fratelli:”…formate gruppi di preghiera, così sperimenterete la gioia nella preghiera e nella comunione. Tutti coloro che pregano e sono membri di gruppi di preghiera, nel cuore sono aperti alla volontà di Dio e testimoniano gioiosamente l’amore di Dio” (Mess.25.09.2000).

La Madonna, che è “Mater Ecclesiae”, in perfetta consonanza con l’intuizione del Papa, che tra gli atti significativi del percorso giubilare volle celebrare la “purificazione della memoria” della Chiesa, desidera che in questo tempo la Sposa si rinnovi pienamente e risplenda di vita nuova davanti al suo Signore, che ogni “macchia e ruga”, residuo di vecchiezza umana non redenta, ancora annidata in molte strutture ecclesiali, diventate “apparati senz’anima e maschere di comunione” (v. Lett. Apost. “Novo millennio inenunte”, N° 43), sia in questo tempo pienamente consumata dall’amore ardente dell’Agnello, cui la Regina della Pace vuole instancabilmente ricondurre i suoi figli, perché tutti i cuori siano totalmente guariti e rinnovati dal “fiume di acqua viva limpida come cristallo”, che incessantemente “scaturisce dal Suo trono”( Ap. 22, 1): “Preghiamo figlioli, per coloro che non vogliono conoscere l’amore di Dio, pur essendo nella Chiesa. Preghiamo che si convertano; che la Chiesa resusciti nell’amore. Solo così, con l’amore e la preghiera, figlioli, potete vivere questo tempo che vi è donato per la conversione” (Mess. 25.03.1999).

A questo trono regale, “a colui che hanno trafitto” (Gv.19,37), oggi volgono inconsapevolmente lo sguardo sempre più vaste moltitudini di fratelli, assetate di quell’acqua viva che il Padre vuole loro donare attraverso la nostra libera risposta d’amore. Affidiamo alla tenerezza della Regina della Pace il peso della nostra debolezza e della radicale incapacità d’amare presente nelle profondità ferite dei nostri cuori, perché tutto sia pienamente trasformato in sovrabbondante luce di grazia, che faccia finalmente di noi quelle”mani tese di Dio che l’umanità cerca” (Mess. 25.02.1997).

Giuseppe Ferraro

Fonte: Eco di Maria n. 156-157

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