Lettera alla mamma di un bambino mai nato

Sono le 11 del mattino, una giovane donna incinta da tre settimane si dirige presso la sua clinica ginecologica dove ha l’appuntamento con il suo medico. Appena arrivata in sala d’attesa il medico gli dice “siete sicura signora?” E la ragazza risponde “si sono decisa”. Così la ragazza entra nella sala che le indica il dottore e si prepare per il triste gesto. La ragazza dopo un’oretta cade in un profondo sonno e all’improvviso si sente una vocina che sussurra:
Cara mamma sono io il tuo figlio che hai rifiutato. Mi dispiace che non hai potuto vedere il mio volto e io nemmeno ho potuto vedere il tuo. Sono sicuro però che ci assomigliamo. Sono sicuro che io e te siamo molto simili perchè una mamma che ama trasmette tutto al figlio anche la sua somiglianza. Mamma avevo desiderio di mangiare al tuo seno, di abbracciare il tuo collo, di piangere ed essere consolato da te. Come è bello quando un bimbo è consolato dalla propria mamma! Cara mamma volevo vivere per essere cambiato il pannolino da te, volevo raccontarti quello che facevo a scuola, volevo che tu mi aiutavi a fare i compiti. Mamma mi dispiace che non sono nato altrimenti già da piccolo pensavo a fare un figlio per metterci il tuo nome e guai chi pensava a trattarti male, doveva fare i conti con me. Sai mamma tu quando hai deciso di abortire pensavi ai soldi che ci vogliono per crescere un bambino e all’impegno ma io in realtà mi accontentavo di poco e poi avevo promesso a me stesso di non darti troppo fastidio. Non è vero che sono stato uno sbaglio, tutto ciò che accade nella vita di un uomo ha un significato ed io per te avevo qualcosa da imparare e impararti. Mamma sai anche se tu non sapevi io ero molto intelligente. Infatti potevo fare grandi studi e diventare medico per aiutare le giovani ragazze come te che non volevano un bambino a rinunciare e ad accettare la proprio creatura. Mamma poi avevo deciso fattomi grande di mettere una stanza nella mia casa per tenerti sempre con me e assisterti fino all’ultimo giorno della tua vita. Penso a quando la mattina potevi accompagnarmi a scuola e prepararmi il pranzo. Penso a quando potevi litigare con papà e io con un semplice sguardo potevo farti ritornare il sorriso. Penso a quando mi vestivi e tutta contenta e felice per quello che indossavo. Penso a quando insieme potevamo uscire e vedere le vetrine, discutere, ridere, litigare, abbracciarsi. Mamma io potevo essere il tuo migliore amico che tu non hai nemmeno pensato di avere accanto.

Cara mamma, stai tranquilla io sono in Paradiso. Anche se non mi hai dato l’opportunità di conoscerti e di vivere in questo mondo io adesso vivo accanto a Dio.

Io a Dio ho chiesto di non punirti. Anche se tu non mi hai voluto io ti voglio bene e non voglio che Dio ti faccia del male per quello che hai fatto. Cara mamma adesso non mi hai voluto e non ti ho potuto conoscere ma io ti aspetto qui. Alla fine della tua vita verrai qui da me ed io ti abbraccero’ perché tu sei mia madre e ti amo. Già ho dimenticato che non mi hai fatto nascere ma quando verrai qua sarò felice perchè finalmente posso vedere il volto della donna che ho amato e amerò per sempre, la mia mamma.

Se vivete un momento difficile e volete abortire e rifiutare il vostro figlio fermatevi per un minuto. Capite che la persona che state uccidendo e quella che vi ama di più e la stessa persona è quella che voi amerete di più.
NON FATELO.

Scritto da Paolo Tescione

Messaggio del 3 settembre 1992 dato dalla Madonna a Medjugorje
I bambini uccisi nel seno materno sono ora come piccoli angeli attorno al trono di Dio.