La Madonna a Medjugorje ti parla del digiuno e come avere grazie

Messaggio del 31 agosto 1981
Perché quel bambino ammalato possa guarire, é necessario che i suoi genitori credano fermamente, preghino ardentemente, digiunino e facciano penitenza.
Alcuni brani della Bibbia che ci possono aiutare a comprendere questo messaggio.
Isaia 58,1-14
Grida a squarciagola, non aver riguardo; come una tromba alza la voce; dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. Mi ricercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: “Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?”. Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui. Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. E` forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l`uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore?

Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l`affamato, nell`introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza distogliere gli occhi da quelli della tua carne? Allora la tua luce sorgerà come l`aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora lo invocherai e il Signore ti risponderà; implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”. Se toglierai di mezzo a te l`oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se offrirai il pane all`affamato, se sazierai chi è digiuno, allora brillerà fra le tenebre la tua luce, la tua tenebra sarà come il meriggio. Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi, rinvigorirà le tue ossa; sarai come un giardino irrigato e come una sorgente le cui acque non inaridiscono. La tua gente riedificherà le antiche rovine, ricostruirai le fondamenta di epoche lontane. Ti chiameranno riparatore di brecce, restauratore di case in rovina per abitarvi. Se tratterrai il piede dal violare il sabato, dallo sbrigare affari nel giorno a me sacro, se chiamerai il sabato delizia e venerando il giorno sacro al Signore, se lo onorerai evitando di metterti in cammino, di sbrigare affari e di contrattare, allora troverai la delizia nel Signore. Io ti farò calcare le alture della terra, ti farò gustare l`eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca del Signore ha parlato.
Siracide 10,6-17
Non crucciarti con il tuo prossimo per un torto qualsiasi; non far nulla in preda all`ira. Odiosa al Signore e agli uomini è la superbia, all`uno e agli altri è in abominio l`ingiustizia. L`impero passa da un popolo a un altro a causa delle ingiustizie, delle violenze e delle ricchezze. Perché mai si insuperbisce chi è terra e cenere? Anche da vivo le sue viscere sono ripugnanti. La malattia è lunga, il medico se la ride; chi oggi è re, domani morirà. Quando l`uomo muore eredita insetti, belve e vermi. Principio della superbia umana è allontanarsi dal Signore, tenere il proprio cuore lontano da chi l`ha creato. Principio della superbia infatti è il peccato; chi vi si abbandona diffonde intorno a sé l`abominio. Per questo il Signore rende incredibili i suoi castighi e lo flagella sino a finirlo. Il Signore ha abbattuto il trono dei potenti, al loro posto ha fatto sedere gli umili. Il Signore ha estirpato le radici delle nazioni, al loro posto ha piantato gli umili. Il Signore ha sconvolto le regioni delle nazioni, e le ha distrutte fin dalle fondamenta della terra. Le ha estirpate e annientate, ha fatto scomparire dalla terra il loro ricordo.