Ivan di Medjugorje: vi dico come avviene un’apparizione con la Madonna

Ciao Ivan, ci puoi descrivere com’è un’apparizione della Madonna?

«Vicka, Marija ed io abbiamo l’incontro con la Madonna ogni giorno. Ci prepariamo recitando il rosario alle 18 con tutta la gente nella cappella. Come si avvicina il momento, le 7 meno 20, io avverto di più la presenza della Madonna nel mio cuore. Il primo segno del suo arrivo è una luce, una luce del Paradiso, un pezzo di Paradiso viene a noi. Appena arriva la Madonna non vedo più niente attorno a me: vedo solo lei! In quel momento non sento né spazio né tempo. In ogni apparizione la Madonna prega con le mani distese sui sacerdoti presenti; benedice tutti noi con la sua benedizione materna. Negli ultimi tempi la Madonna prega per la santità nelle famiglie. Prega nella sua lingua aramaica. Poi, segue una conversazione privata fra noi due. È difficile descrivere com’è un incontro con la Madonna. Ad ogni incontro mi rivolge un pensiero così bello che posso vivere di questa parola per un giorno».

Come ti senti dopo l’apparizione?

«È difficile trasmettere agli altri questa gioia. C’è un desiderio, una speranza, durante l’apparizione, e io dico nel cuore: “Madre, rimani ancora un po’, perché è così bello stare con te!”. Il suo sorriso, guardare i suoi occhi pieni d’amore… La pace e la gioia che sento durante l’apparizione mi accompagnano tutta la giornata. E quando la notte non posso dormire, penso: che cosa mi dirà la Madonna il prossimo giorno? Esamino la mia coscienza e penso se le mie azioni erano nella volontà del Signore, e se la Madonna sarà contenta? Il suo incoraggiamento mi dà una carica speciale».

La Madonna da più di trent’anni vi rivolge dei messaggi. Quali sono i principali?

«La pace, la conversione, il ritorno a Dio, la preghiera con il cuore, la penitenza con il digiuno, il messaggio dell’amore, il messaggio del perdono, l’eucarestia, la lettura della sacra scrittura, il messaggio della speranza. La Madonna si vuole adattare a noi e allora li semplifica per aiutarci a praticarli e viverli meglio. Quando ci spiega un messaggio ci mette molto impegno perché possiamo capirlo. I messaggi sono rivolti al mondo intero. La Madonna non ha mai detto “carissimi italiani… cari americani…”. Ogni volta dice “Cari figli miei”, perché siamo tutti importanti per lei. Alla fine dice: “Grazie cari figli, perché avete risposto alla mia chiamata”. La Madonna ci ringrazia».

La Madonna dice che dobbiamo accogliere i suoi messaggi «col cuore»?

«Insieme con il messaggio per la pace, quello più ripetuto in questi anni è il messaggio della preghiera col cuore. Tutti gli altri messaggi si basano su questi due. Senza preghiera non c’è la pace, non possiamo riconoscere il peccato, non possiamo perdonare, non possiamo amare. Pregare col cuore, non in maniera meccanica, non per seguire una tradizione, non guardando l’orologio… La Madonna desidera che dedichiamo il tempo a Dio. Pregare con tutto il nostro essere perché sia un incontro vivo con Gesù, un dialogo, un riposo. Così possiamo essere pieni di gioia e di pace, senza pesi nel cuore».

Quanto vi chiede di pregare?

«La Madonna desidera che preghiamo ogni giorno tre ore. La gente quando sente questa richiesta si spaventa. Però quando parla di tre ore di preghiera non intende solo la recita del rosario, ma anche la lettura della sacra scrittura, la Messa, l’adorazione del Santissimo e la condivisione familiare della Parola di Dio. Aggiungo le opere di carità e l’aiuto al prossimo. Ricordo che anni fa è venuta una pellegrina italiana dubbiosa a proposito delle tre ore di preghiera. Abbiamo conversato un po’. L’anno seguente è tornata: “La Madonna chiede sempre tre ore di preghiera?”. Le ho risposto: “Sei in ritardo. Adesso desidera che preghiamo 24 ore”».

Cioè, la Madonna chiede la conversione del cuore.

«Esatto. Aprire il cuore è un programma per la nostra vita, come la nostra conversione. Io non mi sono convertito di colpo: la mia conversione è un percorso per la vita. La Madonna si rivolge a me e alla mia famiglia e ci aiuta perché desidera che la mia famiglia sia un modello per gli altri»