Gli Angeli Custodi perché sono stati creati? La loro bellezza, il loro scopo

Creazione degli Angeli.

Noi, su questa terra, non possiamo avere il concetto esatto dello « spirito », perchè tutto ciò che ci circonda è materiale, cioè si può vedere e toccare. Abbiamo un corpo materiale; l’anima nostra, pur essendo uno spirito, è così intimamente unita al corpo, per cui bisogna fare uno sforzo con la mente per distaccarci dalle cose visibili.
Che cosa è dunque lo spirito? È un essere, fornito d’intelligenza e di volontà, però senza corpo.
Dio è uno spirito purissimo, infinito, perfettissimo. Egli non ha corpo.
Creò Dio un’immensa varietà di esseri, poiché nella varietà risplende di più la bellezza. Nella creazione si ha una scala di esseri, dall’infimo ordine al supremo, dal materiale allo spirituale. Uno sguardo al creato ci rivela questo. Cominciamo dal gradino inferiore della creazione.
Iddio crea, cioè trae dal nulla tutto ciò che vuole, essendo onnipotente. Creò gli esseri inanimati, incapaci di muoversi e di crescere: sono i minerali. Creò le piante, capaci di crescere, ma non di sentire. Creò gli animali con la capacità di crescere, muoversi, sentire, ma senza la facoltà di ragionare, dotandoli solamente di un meraviglioso istinto, per il quale si mantengono nell’esistenza e possono raggiungere lo scopo della loro creazione. A capo di tutte queste cose Iddio creò l’uomo, che è un essere composto di due elementi: uno materiale, cioè il corpo, per cui è simile agli animali, ed uno spirituale, cioè l’anima, la quale è uno spirito dotato di memoria sensitiva e intellettiva, d’intelligenza e di volontà.
Oltre a ciò che si vede, creò gli esseri simili a se, Puri Spiriti, dando loro grande intelligenza e forte volontà; questi Spiriti, essendo senza-corpo, non possono essere visibili a noi. Tali Spiriti si chiamano Angeli.
Iddio creò gli Angeli prima ancora degli esseri sensibili e li creò con un semplice atto di volontà. Subito apparvero in seno alla Divinità sterminate schiere di Angeli, uno più bello dell’altro. Come i fiori su questa terra si rassomigliano nella loro natura, ma uno differisce dall’altro per il colore, per il profumo e per la forma, così gli Angeli, pur avendo la stessa natura spirituale, si differiscono per bellezza e per potenza. Tuttavia l’ultimo degli Angeli è di gran lunga superiore a qualsiasi creatura umana.
Gli Angeli sono distribuiti in nove categorie o cori e prendono il nome dal vario ufficio che compiono davanti alla Divinità. Per rivelazione divina conosciamo il nome dei nove cori: Angeli, Arcangeli, Principati, Potestà, Virtù, Dominazioni, Troni, Cherubini, Serafini.

Bellezza Angelica.

Quantunque gli Angeli non abbiano un corpo, tuttavia possono prendere sembianza sensibile. Difatti sono apparsi non poche volte ammantati di luce e con le ali, per manifestare la velocità con cui possono andare da un capo all’altro dell’universo per eseguire gli ordini di Dio.
S. Giovanni Evangelista, rapito in estasi, come egli stesso scrisse nel libro dell’Apocalisse, vide dinanzi a se un Angelo, ma di tanta maestà e bellezza, per cui credendo fosse Iddio in persona, si prostrò per adorarlo. Ma l’Angelo gli disse: « Alzati; io sono una creatura di Dio, sono un tuo conservo ».
Se tale è la bellezza di un solo Angelo, chi può esprimere la bellezza complessiva di miliardi e miliardi di queste nobilissime creature?

Scopo di questa creazione.

Il bene è diffusivo. Chi è felice ed è buono, vuol rendere partecipi della propria felicità anche altri. Iddio, felicità per essenza, volle creare gli Angeli per renderli beati, partecipi cioè della sua stessa beatitudine.
Il Signore creò gli Angeli anche per ricevere i loro omaggi e per servirsi di loro nell’attuazione dei suoi divini disegni.

La prova.

Nel primo tempo della creazione gli Angeli erano peccabili, cioè non erano ancora confermati in grazia. In quel periodo Iddio volle mettere alla prova la fedeltà della corte celeste, per avere un segno di amore particolare e di umile sudditanza. La prova, come dice S. Tommaso d’Aquino, non poteva essere altro che la manifestazione del mistero della Incarnazione del Figlio di Dio, cioè la Seconda Persona della SS. Trinità si sarebbe fatta uomo e gli Angeli avrebbero dovuto adorare Gesù Cristo, Dio e uomo. Ma Lucifero disse: Non lo servirò! – e, servendosi degli altri Angeli che condividevano la sua idea, ingaggiò una grande battaglia in cielo.
Angeli, disposti ad obbedire a Dio, con a capo S. Michele Arcangelo, combatterono contro Lucifero e i suoi seguaci, gridando: « Salute al nostro Dio! ».
Non sappiamo quanto sia durata questa lotta. S. Giovanni Evangelista che nella visione dell’Apocalisse vide riprodursi la scena della lotta celeste, scrisse che S. Michele Arcangelo ebbe il sopravvento su Lucifero.