Giovanni Paolo II raccomanda lo scapolare del Carmelo

Nel segno dello Scapolare si evidenzia una sintesi efficace di spiritualità mariana, che alimenta la devozione dei credenti, rendendoli sensibili alla presenza amorosa della Vergine Madre nella loro vita. Lo Scapolare è essenzialmente un ‘abito’. Chi lo riceve viene aggregato o associato in un grado più o meno intimo all’Ordine del Carmelo, dedicato al servizio della Madonna per il bene di tutta la Chiesa (cfr. Formula dell’imposizione dello Scapolare, nel ‘Rito della Benedizione e imposizione dello Scapolare’, approvato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, 5/1/1996). Chi riveste lo Scapolare viene quindi introdotto nella terra del Carmelo, perché ‘ne mangi i frutti e i prodotti’ (cfr Ger 2,7), e sperimenta la presenza dolce e materna di Maria, nell’impegno quotidiano di rivestirsi interiormente di Gesù Cristo e di manifestarlo vivente in sè per il bene della Chiesa e di tutta l’umanità (cfr. Formula dell’imposizione dello Scapolare, cit.).

“Due, quindi, sono le verità evocate nel segno dello Scapolare: da una parte, la protezione continua della Vergine Santissima, non solo lungo il cammino della vita, ma anche nel momento del transito verso la pienezza della gloria eterna; dall’altra, la consapevolezza che la devozione verso di Lei non può limitarsi a preghiere ed ossequi in suo onore in alcune circostanze, ma deve costituire un ‘abito’, cioè un indirizzo permanente della propria condotta cristiana, intessuta di preghiera e di vita interiore, mediante la frequente pratica dei Sacramenti ed il concreto esercizio delle opere di misericordia spirituale e corporale. In questo modo lo Scapolare diventa segno di ‘alleanza’ e di comunione reciproca tra Maria e i fedeli: esso infatti traduce in maniera concreta la consegna che Gesù sulla croce, fece a Giovanni, e in lui a tutti noi, della Madre sua, e l’affidamento dell’apostolo prediletto e di noi a Lei, costituita nostra Madre spirituale.

“Di questa spiritualità mariana, che plasma interiormente le persone e le configura a Cristo, primogenito fra molti fratelli, sono uno splendido esempio le testimonianze di santità e di sapienza di tanti Santi e Sante del Carmelo, tutti cresciuti all’ombra e sotto la tutela della Madre.

Anch’io porto sul mio cuore, da tanto tempo, lo Scapolare del Carmine! Per l’amore che nutro verso la comune Madre celeste, la cui protezione sperimento continuamente, auguro che quest’anno mariano aiuti tutti i religiosi e le religiose del Carmelo e i più fedeli che la venerano filialmente, a crescere nel suo amore e a irradiare nel mondo la presenza di questa Donna del silenzio e della preghiera, invocata come Madre della misericordia, Madre della speranza e della grazia” (Lettera messaggio di Giovanni Paolo II all’Ordine del Carmelo, del 2532001, in L’Osservatore Romano, 262713/2001).

ESEMPI DI CONVERSIONE E MIRACOLI
Lo Scapolare non è soltanto uno strumento che ci garantisce l’indulgenza divina nell’istante dell’ultimo respiro. Esso è anche “un sacramentale” che attrae le benedizioni divine su chi lo usa con pietà e devozione. Innumerevoli miracoli e conversioni hanno dimostrato la sua efficacia spirituale tra i fedeli. Nelle “Cronache del Carmelo” ne troviamo, innumerevoli esempi. Vediamone appena qualcuno:

l. “Nello stesso giorno in cui San Simone Stock ricevette dalla Madre di Dio lo Scapolare e la promessa, fu chiamato ad assistere un moribondo, che era disperato. Quando arrivò, mise sul pover’uomo lo Scapolare che aveva appena ricevuto, chiedendo alla Madonna che mantenesse la promessa che gli aveva appena fatto. Immediatamente l’impenitente si pentì, si confessò e morì nella grazia di Dio.

2 “Sant’Alfonso de’ Liguori, fondatore dei Redentoristi, morì nel 1787 con lo Scapolare del Carmelo. Quando venne avviato il processo di beatificazione del santo vescovo, all’aprirsi del suo tumulo, si constatò che il corpo era ridotto in cenere, così come il suo abito; soltanto il suo Scapolare era completamente intatto. Questa preziosa reliquia si conserva nel Monastero di Sant’Alfonso, a Roma. Lo stesso fenomeno di conservazione dello scapolare si verificò quando venne aperto il tumulo di San Giovanni Bosco, quasi un secolo dopo”Nell’ospedale di Belleview, di Nuova York, fu ricoverato un anziano. L’infermiera che lo assistette, vedendo sopra le sue vesti uno Scapolare colore castagno scuro, pensò subito di chiamare un sacerdote. Mentre questi recitava la preghiera degli agonizzanti, il malato apri gli occhi e disse: “Padre, io non sono cattolico”. “Allora, perchè usa questo Scapolare?” “Ho promesso ad un amico che l’avrei usato sempre e di pregare tutti i giorni un’Ave Maria”. “Ma sei in punto di morte. Non vuoi diventare cattolico?” “Si, Padre, lo voglio. L’ho desiderato tutta la mia vita”. Il sacerdote 1o preparò rapidamente, lo battezzò e gli somministrò gli ultimi sacramenti. Poco tempo dopo il povero signore moriva dolcemente. La Santissima Vergine aveva preso sotto la sua protezione quella povera anima che indossava il suo scudo”. (Lo Scapolare del Monte Carmelo Edizioni Segno, Udine, 1971)