Gesù Bambino: la devozione per ottenere grazie

GESU’ BAMBINO

Principali apostoli della devozione a Gesù Bambino furono: San Francesco d’Assisi ideatore del presepio, Sant’Antonio da Padova, San Nicola da Tolentino, San Giovanni della Croce, san Gaetano Thiene, Sant’ Ignazio, San Stanislao, Santa Veronica Giuliani,il Beato De Iacobis, Santa Teresa del Bambin Gesù, San Pio che ebebro la fortuna di contemplarlo sensibilmente o di stringerlo fra le braccia. Grande impulso ne venne da Suor Margherita del SS. Sacramento (sec. XVII) e dal Venerabile Padre Cirillo, carmelitano, col celebre Bambino di Praga (sec. XVII).

Nei tesori dei meriti della mia infanzia troverai di che ottenere abbondantissima la mia grazia.

(Gesù a Suor Margherita).

Più voi mi onorerete e più io vi favorirò

(Gesù Bambino a Padre Cirillo).

GESU’ BAMBINO di PRAGA

Padre Cirillo fu il primo grande propagatore della devozione al santo Bambino Gesù che d’ora in poi si dirà “di Praga”, proprio per il luogo da cui ha origine. La devozione a Gesù Bambino nel convento di Praga nacque dalla fede di padre Giovanni Ludovico dell’Assunta nel 1628. Secondo la narrazione del cronista, appena eletto priore padre Giovanni, “ordinò al sottopriore e maestro dei novizi, padre Cipriano di Santa Maria, che, per educare i nuovi religiosi, procurasse una bella statua o un’immagine rappresentante il figlio di Dio in forma infantile e la collocasse nell’oratorio comune, dove i frati ogni giorno, mattino e sera, si dedicavano alla preghiera; in modo che essi, guardando la statua o l’immagine, a poco a poco fossero indotti a comprendere l’umiltà di Gesù nostro salvatore”. Il sottopriore trovò nella principessa Polissena di Lobkowicz la persona che donò la statua desiderata. Era un ricordo di famiglia e la principessa nel 1628, rimasta vedova, donò la statuetta di cera di Gesù Bambino al convento affinché vi fosse degnamente custodita.

Solo alcuni anni più tardi, nel 1641, su richiesta dei laici devoti, la statua di Gesù Bambino trovò posto in chiesa, offerta alla pubblica venerazione. I fedeli vi accorrevano con semplicità e fiducia. Si rendeva vero ciò che un giorno si sentì dire in cuore il venerabile padre Cirillo, mentre pregava davanti all’immagine rimessa in onore, ma ancora con i segni dell’oltraggio fatto dagli eretici che avevano tagliato le mani alla statuina:

“Abbiate pietà di me e io avrò pietà di voi; rendetemi le mie mani e io vi donerò la pace. Più voi mi onorerete, più Io vi favorirò” .

La devozione a quella immagine divenne popolare a Praga e cominciò a varcare i confini della Cecoslovacchia perché i Carmelitani Scalzi la promossero assiduamente in ogni loro chiesa.

Fra tutti i centri di culto e di devozione al santo Bambino Gesù di Praga, spicca oggi, per la fama e l’affluenza dei fedeli, il santuario-basilica di Arenzano (Genova-Italia).

LA MEDAGLIA del GESU’ BAMBINO di PRAGA

E’ una croce “di Malta” di grandezza comune, con incisa l’immagine di Gesù Bambino di Praga, ed è benedetta. Si rivela assai efficace contro le insidie del demonio che cerca di nuocere sia alle anime che ai corpi.

Essa attinge la sua efficacia dall’immagine del Bambino Gesù e dalla croce. Vi sono incise alcune parole evangeliche, quasi tutte pronunciate dal Divino Maestro. Intorno alla figura di Gesù Bambino si leggono le iniziali: “V.R.S.” Vade retro, Satana (Vattene, Satana); “R.S.E.” Rex sum ego (Io sono re); “A.R.T.” Adveniat regnum tuum (Venga il tuo regno).

Ma l’invocazione più efficace per tenere lontano il demonio ed impedirgli di fare del male è certamente il nome “Jesus”.

Altre parole presenti sono: Verbum caro factum est (E il Verbo si è fatto carne), che sono incise sul retro della medaglia, con quelle attorno al monogramma di Cristo che dicono: Vincit, Regnat, Imperat, nos ab omni malo defendat (Vince, Regna, Domina, ci difende da ogni male).

La medaglia-salvaguardia viene spedita a chi ne fa richiesta al santuario.