Divina Misericordia: il pensiero di Santa Faustina del 17 Agosto

2. Le onde della grazia. — Gesù a Maria Faustina: «In un cuore umile, la grazia del mio soccorso non tarda ad arrivare. Le onde della mia grazia invadono le anime degli umili. Gli orgogliosi rimangono dei miserabili».

3. Mi umilio e invoco il mio Signore. — Gesù, vi sono momenti nei quali non provo pensieri elevati e manca ogni slancio all’anima mia. Sopporto pazientemente me stessa e riconosco che un simile stato è la misura di quanto realmente io sono. Ciò che di buono possiedo deriva dalla misericordia di Dio. Stando così le cose, mi umilio e invoco, o mio Signore, il tuo aiuto.

4. Umiltà, fiore stupendo. — O umiltà, fiore stupendo sono poche le anime che ti possiedono! Forse perché sei così bella e, al tempo stesso, tanto difficile da conquistare? Dell’umiltà Dio si rallegra. Sopra un’anima umile, egli apre i cieli e fa scendere un mare di grazia. A un’anima così Dio non rifiuta nulla. In tal modo essa diventa onnipotente e influisce sulla sorte del mondo intero. Più essa si umilia, più Dio si china su di lei, la copre della sua grazia, l’accompagna in tutti i momenti della vita. O umiltà, getta le tue radici nel mio essere.

Fede e fedeltà

5. Un soldato che torna dal campo di battaglia. — Non è piccola cosa ciò che si compie per amore. So che non è la grandezza dell’opera, ma la grandezza dello sforzo che verrà premiata da Dio. Quando uno è debole e malato, compie sforzi continui per arrivare a fare quello che tutti gli altri compiono normalmente. Tuttavia non riesce sempre a venirne a capo. La mia giornata incomincia con la lotta e con la lotta anche finisce. Quando la sera mi vado a coricare, mi par d’essere un soldato che torna dal campo di battaglia.

6. Una fede viva. — Ero inginocchiata davanti a Gesù esposto nell’Ostensorio per l’adorazione. Improvvisamente scorsi il suo volto vivo e luminoso. Egli mi disse: «Quello stesso che vedi qui davanti a te, è presente alle anime per mezzo della fede. Per quanto, nell’Ostia, io sembri senza vita, in realtà mi trovo in essa pienamente vivo ma, perché io possa operare dentro ad un’anima, essa deve possedere una fede così viva come io sono vivo dentro all’Ostia».

7. Un’intelligenza illuminata. — Per quanto un arricchimento di fede già mi venga dalla parola della Chiesa, vi sono molte grazie che tu, Gesù, concedi solo alla preghiera. Perciò, Gesù, ti domando la grazia della riflessione e, unita a questa, un’intelligenza illuminata dalla fede.

8. Nello spirito di fede. — Desidero vivere nello spirito di fede. Accetto tutto quello che mi può capitare perché lo manda il volere di Dio con il suo amore, il quale desidera la mia felicità. Accetterò, dunque, ogni cosa inviatami da Dio, senza seguire la naturale ribellione del mio essere corporeo e i suggerimenti dell’amor proprio.

9. Prima di ogni decisione. — Prima di ogni decisione, rifletterò sul rapporto di tale decisione con la vita eterna. Cercherò di capire il movente principale che mi spinge ad agire: se sia davvero la gloria di Dio o qualche bene spirituale mio o di altre anime. Qualora il mio cuore risponda che è così, sarò inflessibile nell’agire in quella direzione. Purché una determinata scelta piaccia a Dio, non devo badare a sacrifici. Se capirò che quell’azione non ha nulla di ciò che dissi sopra, mi sforzerò di sublimarla mediante l’intenzione. Quando però io mi accorgessi che in essa vi si trova il mio amor proprio, la sopprimerò alle radici.

10. Grande, forte, acuta. — Gesù, dammi un’intelligenza grande, unicamente perché possa meglio conoscerti. Dammi un’intelligenza forte, che mi permetta di conoscere le cose divine anche più elevate. Dammi un’intelligenza acuta, perché conosca la tua divina essenza e la tua intima vita Trinitaria.