Devozione pratica del giorno: imitare la speranza dei Magi

Speranza, ferma nei suoi principii. Se fosse loro bastato starsene a casa o percorrere un breve cammino per trovare il neonato Re, sarebbe stata poca la loro virtù; ma i Magi intrapresero un viaggio lungo, incerto, dietro le sole tracce d’una stella, forse vincendo anche opposizioni e ostacoli. Come ci comportiamo noi, di fronte alle difficoltà, anche piccole, che ci contrastano la via della virtù? Pensiamoci dinanzi a Dio.

Speranza, grande nella sua durata. Scomparve la stella presso Gerusalemme; e lì non trovarono il divin Bambino; nulla ne sapeva Erode; si mostrarono freddi i sacerdoti che pur li indirizzarono a Betlemme; tuttavia non vacillò la speranza dei Magi, La vita del cristiano è un intreccio di contrarietà, di spine, di oscurità, di aridità; non ci abbandoni mai la speranza: Iddio non può forse vincere tutto? Ricordiamoci sempre che breve è il tempo della prova!

Speranza, consolata nel suo fine. Chi cerca, trova, dice il Vangelo. I Magi trovarono più di quanto speravano. Cercavano un re terreno, trovarono un Re celeste; cercavano un uomo, trovarono un Uomo – Dio; volevano ossequiare un bambino, trovarono il Re celeste, la sorgente delle virtù e della loro santità. Se perseveriamo nella speranza cristiana, in Paradiso troveremo ogni bene. Anche quaggiù, chi mai sperò nella bontà di Dio e fu deluso? Ravviviamo la nostra speranza.

PRATICA. – Caccia dal cuore la diffidenza, e di’ sovente: Signore, accresci in me la fede, la speranza e la carità