Devozione ai Santi: il pensiero di Padre Pio oggi 17 Agosto

21. I veri servi di Dio hanno sempre più stimato l’avversità, come più conforme alla strada che percorse il nostro Capo, il quale operò la nostra salute a mezzo della croce e degli obbrobri.

22. La sorte delle anime elette è il patire; è la sofferenza sopportata cristianamente condizione a cui Dio, autore di ogni grazia e di ogni dono conducente a salute, ha stabilito di darci la gloria.

23. Sii sempre amante del dolore il quale, oltre ad essere l’opera della divina sapienza, ci rivela, meglio ancora, l’opera del suo amore.

24. Lasciate pure che la natura si risenta dinanzi al soffrire, poiché niente vi è in questo di più naturale all’infuori del peccato; la vostra volontà, col divino aiuto, sarà sempre superiore ed il divino amore non verrà mai meno nel vostro spirito, se non tralasciate la preghiera.

25. Vorrei volare per invitare le creature tutte di amare Gesù, di amare Maria.

26. Gesù, Maria, Giuseppe.

27. La vita è un Calvario; ma conviene salire allegramente. Le croci sono i monili dello Sposo ed io ne sono geloso. Le mie sofferenze sono piacevoli. Soffro solo quando non soffro.

28. La sofferenza dei mali fisici e morali è la più degna offerta che puoi fare a colui che ci ha salvato soffrendo.

29. Godo immensamente nel sentire che il Signore è sempre prodigo delle sue carezze con la tua anima. Lo so che soffri, ma la sofferenza non è forse il segno certo che Dio ti ama? Lo so che soffri, ma non è forse questa sofferenza il distintivo di ogni anima che ha scelto per sua porzione ed eredità un Dio ed un Dio crocifisso? Lo so che il tuo spirito è sempre avvolto nelle tenebre della prova, ma ti basti, mia buona figliuola, il sapere che Gesù è con te ed in te.

30. Corona in tasca e in mano!

31. Di’:

San Giuseppe,
Sposo di Maria,
Padre putativo di Gesù,
prega per noi.

1. Non ci dice forse lo Spirito Santo che come l’anima si accosta a Dio deve prepararsi alla tentazione? Su, dunque, coraggio, mia buona figliuola; combatti da forte e ne avrai il premio riservato alle anime forti.

2. Dopo il Pater, l’Ave Maria è la preghiera più bella.

3. Guai a coloro che non si mantengono onesti! Essi non solo perdono ogni rispetto umano, ma quanto non possono occupare nessuna carica civile… Perciò siamo sempre onesti, scacciando ogni cattivo pensiero dalla nostra mente, e stiamo col cuore sempre rivolto a Dio, il quale ci ha creati e posti sulla terra per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita e poi goderlo eternamente nell’altra.