Devozione agli Angeli Custodi: il Rosario per invocare la loro presenza

Sono trascorsi soltanto quattro secoli da quando, nel 1608, la devozione verso gli Angeli custodi è stata accolta dalla Santa Madre Chiesa come memoria liturgica, con l’istituzione della festa fissata per il 2 ottobre da Papa Clemente X. Ma in realtà la consapevolezza dell’esistenza di un Angelo custode posto da Dio a fianco di ogni essere umano è sempre stata presente nel Popolo di Dio e nella secolare Tradizione della Chiesa. Nel libro dell’Esodo, redatto intorno al VI secolo a.C., il Signore Dio dice: «Ecco, io mando un Angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato» (Es. 23,20). Pur senza mai formulare una definizione dogmatica a tale riguardo, il Magistero ecclesiale ha affermato, in particolare con il Concilio di Trento, che ciascun essere umano ha un proprio Angelo custode.

Il Catechismo di San Pio X, riprendendo l’insegnamento del Concilio Tridentino, così afferma: «Si dicono custodi gli Angeli che Dio ha destinato per custodirci e guidarci nella strada della salute» (n. 170) e l’Angelo custode «ci assiste con buone ispirazioni e, col ricordarci i nostri doveri, ci guida nel cammino del bene; offre a Dio le nostre preghiere e ci ottiene le sue grazie» (n. 172).

Con questo Santo Rosario meditiamo la verità di fede sull’esistenza degli Angeli, ispirandoci al Catechismo della Chiesa Cattolica, il quale inizia a trattare sugli Angeli custodi al Cap. I, par. 5.

Il n. 327 in modo particolare, introduce in modo chiarissimo il cristiano alla conoscenza sull’esistenza degli Angeli: <>.

Vogliamo onorare gli Angeli e ringraziarli per il servizio che compiono nei riguardi di tutti gli uomini e dimostrare particolare devozione per il nostro Angelo custode.

Lo schema di preghiera è quello del Rosario mariano tradizionale, perché non possiamo onorare gli Angeli disgiuntamente dall’Adorazione per il nostro Dio Uno e Trino e dalla venerazione della nostra Madre Maria Santissima, Regina degli Angeli.

+ Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

O Dio, vieni a salvarmi.

Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria

1° meditazione:

L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente Angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione.( CCC, n. 328). Per il fatto che gli Angeli vedono sempre la faccia del Padre che è nei cieli (cf Mt 18,10), essi sono potenti esecutori dei Suoi comandi, pronti alla voce della Sua parola (cf. Sal 103,20. CCC. n.329).

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

2° meditazione:

In tutto il loro essere, gli Angeli sono servitori e messaggeri di Dio ( CCC, n. 329). In quanto creature puramente spirituali, essi hanno intelligenza e volontà: sono creature personali e immortali. Superano in perfezione tutte le creature visibili. Lo testimonia il fulgore della loro gloria (Cf.Dn10,9-12. CCC, n.330).

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

3° meditazione:

Gli Angeli, fin dalla creazione (cf. Gb 38,7) e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da lontano o da vicino questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio. Essi guidano il Popolo di Dio, assistono i Profeti (cf.1 Re 19,5). E’ l’Angelo Gabriele che annunzia la nascita del Precursore e quella di Gesù (cf. Lc 1,11.26. CCC, n. 332)

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

4° meditazione:

Dall’Incarnazione all’Ascensione, la vita del Verbo incarnato è circondata dall’adorazione e dal servizio degli Angeli. Quando Dio introduce il Primogenito nel mondo dice: “Lo adorino tutti gli Angeli di Dio” (cf. Eb 1,6). Il loro canto di lode alla nascita di Cristo non ha cessato di risuonare nella lode della Chiesa: <> (cf Lc 2,14). Gli Angeli proteggono l’infanzia di Gesù (cf. Mt 1,20; 2,13.19), servono Gesù nel deserto (cf. Mc 1,12; Mt 4,11), lo confortano durante l’agonia (cf. Lc 22,43). Sono gli Angeli che evangelizzano (cf.Lc 2,10) annunziando la Buona Novella dell’Incarnazione e della Risurrezione di Cristo. Al ritorno di Cristo, che essi annunziano (cf. At 1,10-11), saranno là, al servizio del Suo giudizio (cf. Mt 13,41; Lc 12,8-9). (CCC, n.333).

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

5° meditazione:

Dall’infanzia (cf. Mt 18,10) fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione (cf. Sal 34,8;91,10-13) e dalla loro intercessione (cf. Gb 33,23-24; Zc 1,12; Tb 12,12). Ogni fedele ha al proprio fianco un Angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita (San Basilio di Cesarea, Adversus Eunomium,3,1.). Fin da quaggiù, la vita cristiana partecipa, nella Fede, alla beata comunità degli Angeli e degli uomini, uniti a Dio. (CCC, n. 336).

Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Amen.

Salve Regina