Devozione a Medjugorje: la Madonna ti dice di evitare gli idoli

Messaggio del 9 febbraio 1984
«Pregate. Pregate. Molte persone hanno abbandonato Gesù per seguire altre religioni o sette religiose. Si fabbricano i loro dei e adorano i loro idoli. Come soffro per questo. Quanti miscredenti ci sono. Quando riuscirò a convertire anche loro? Potrò riuscirci soltanto se mi aiuterete con le vostre preghiere».
Alcuni brani della Bibbia che ci possono aiutare a comprendere questo messaggio.
Tobia 12,8-12
Buona cosa è la preghiera con il digiuno e l`elemosina con la giustizia. Meglio il poco con giustizia che la ricchezza con ingiustizia. Meglio è praticare l`elemosina che mettere da parte oro. L`elemosina salva dalla morte e purifica da ogni peccato. Coloro che fanno l`elemosina godranno lunga vita. Coloro che commettono il peccato e l`ingiustizia sono nemici della propria vita. Io vi voglio manifestare tutta la verità, senza nulla nascondervi: vi ho già insegnato che è bene nascondere il segreto del re, mentre è cosa gloriosa rivelare le opere di Dio. Sappiate dunque che, quando tu e Sara eravate in preghiera, io presentavo l`attestato della vostra preghiera davanti alla gloria del Signore. Così anche quando tu seppellivi i morti.
Proverbi 15,25-33
Il Signore abbatte la casa dei superbi e rende saldi i confini della vedova. Sono in abominio al Signore i pensieri malvagi, ma gli sono gradite le parole benevole. Sconvolge la sua casa chi è avido di guadagni disonesti; ma chi detesta i regali vivrà. La mente del giusto medita prima di rispondere, la bocca degli empi esprime malvagità. Il Signore è lontano dagli empi, ma egli ascolta la preghiera dei giusti. Uno sguardo luminoso allieta il cuore; una notizia lieta rianima le ossa. L`orecchio che ascolta un rimprovero salutare avrà la dimora in mezzo ai saggi. Chi rifiuta la correzione disprezza se stesso, chi ascolta il rimprovero acquista senno. Il timore di Dio è una scuola di sapienza, prima della gloria c`è l`umiltà.
Sapienza 14,12-21
L`invenzione degli idoli fu l`inizio della prostituzione, la loro scoperta portò la corruzione nella vita. Essi non esistevano al principio né mai esisteranno. Entrarono nel mondo per la vanità dell`uomo, per questo è stata decretata per loro una rapida fine. Un padre, consumato da un lutto prematuro, ordinò un`immagine di quel suo figlio così presto rapito, e onorò come un dio chi poco prima era solo un defunto ordinò ai suoi dipendenti riti misterici e di iniziazione. Poi l`empia usanza, rafforzatasi con il tempo, fu osservata come una legge. Le statue si adoravano anche per ordine dei sovrani: i sudditi, non potendo onorarli di persona a distanza, riprodotte con arte le sembianze lontane, fecero un`immagine visibile del re venerato, per adulare con zelo l`assente, quasi fosse presente. All`estensione del culto anche presso quanti non lo conoscevano, spinse l`ambizione dell`artista. Questi infatti, desideroso di piacere al potente, si sforzò con l`arte di renderne più bella l`immagine; il popolo, attratto dalla leggiadria dell`opera, considerò oggetto di culto colui che poco prima onorava come uomo. Ciò divenne un`insidia ai viventi, perché gli uomini, vittime della disgrazia o della tirannide, imposero a pietre o a legni un nome incomunicabile.