8 cose sul tuo Angelo Custode che ti aiuteranno a conoscermo meglio

Il 2 ottobre è il memoriale degli angeli custodi nella liturgia. Ecco 8 cose da sapere e condividere sugli angeli che celebra. . .

1) Cos’è un angelo custode?

Un angelo custode è un angelo (un essere creato, non umano, non corporeo) che è stato assegnato a custodire una persona in particolare, specialmente per quanto riguarda l’aiutare quella persona a evitare i pericoli spirituali e raggiungere la salvezza.

L’angelo può anche aiutare la persona a evitare pericoli fisici, soprattutto se questo la aiuterà a raggiungere la salvezza.

2) Dove leggiamo degli angeli custodi nella Scrittura?

Vediamo angeli aiutare le persone in varie occasioni nella Scrittura, ma ci sono alcuni casi in cui vediamo angeli che forniscono una funzione protettiva per un periodo di tempo.

A Tobit, Raphael viene assegnato a una missione estesa per aiutare il figlio di Tobit (e la sua famiglia in generale).

In Daniele, Michele è descritto come “il grande principe che ha la responsabilità del tuo popolo [di Daniele]” (Dan. 12: 1). È quindi raffigurato come l’angelo custode di Israele.

Nei Vangeli, Gesù indica che ci sono angeli custodi per le persone, compresi i bambini piccoli. Lui dice:

Badate a non disprezzare uno di questi piccoli; poiché io vi dico che in cielo i loro angeli vedono sempre il volto del Padre mio che è nei cieli (Matteo 18:10).

3) Cosa intende Gesù quando dice che questi angeli “vedono sempre” il fatto del Padre?

Può significare che sono costantemente alla sua presenza in cielo e in grado di comunicargli i bisogni dei loro incaricati.

In alternativa, sulla base dell’idea che gli angeli sono messaggeri (in greco, angelos = “messaggero”) nella corte celeste, può significare che ogni volta che questi angeli cercano l’accesso alla corte celeste, gli viene sempre concesso e gli è permesso di presentare le necessità di le loro accuse a Dio.

4) Cosa insegna la Chiesa sugli angeli custodi?

Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica:

Dall’inizio fino alla morte, la vita umana è circondata dalla loro attenta cura e intercessione. Accanto a ogni credente c’è un angelo come protettore e pastore che lo conduce alla vita. Già qui sulla terra la vita cristiana partecipa per fede alla compagnia benedetta degli angeli e degli uomini uniti in Dio [CCC 336].

Vedi qui per ulteriori informazioni sugli insegnamenti della Chiesa sugli angeli in generale.

5) Chi ha gli angeli custodi?

È considerato teologicamente certo che ogni membro della fede abbia un angelo custode speciale dal momento del battesimo.

Questo punto di vista si riflette nel Catechismo della Chiesa Cattolica , che parla di “ogni credente” che ha un angelo custode.

Sebbene sia certo che i fedeli abbiano angeli custodi, si pensa comunemente che siano ancora più ampiamente disponibili. Ludwig Ott spiega:

Secondo l’insegnamento generale dei teologi, tuttavia, non solo ogni persona battezzata, ma ogni essere umano, compresi i non credenti, ha il suo angelo custode speciale dalla sua nascita [Fundamentals of Catholic Dogma, 120].

Questa comprensione si riflette in un discorso dell’Angelus di Benedetto XVI, che ha affermato:

Cari amici, il Signore è sempre vicino e attivo nella storia dell’umanità e ci accompagna con la presenza unica dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera come “Angeli custodi”, cioè ministri della cura divina per ogni essere umano. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro costante protezione [Angelus, 2 ottobre 2011] .

5) Come possiamo ringraziarli per l’aiuto che ci danno?

La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha spiegato:

La devozione ai Santi Angeli dà origine a una certa forma di vita cristiana caratterizzata da:

devota gratitudine a Dio per aver posto questi spiriti celesti di grande santità e dignità al servizio dell’uomo;
un atteggiamento di devozione derivante dalla consapevolezza di vivere costantemente alla presenza dei Santi Angeli di Dio; – serenità e fiducia nell’affrontare situazioni difficili, poiché il Signore guida e protegge i fedeli sulla via della giustizia attraverso il ministero dei Santi Angeli . Tra le preghiere agli angeli custodi l’Angele Dei è particolarmente apprezzata, ed è spesso recitata dalle famiglie nelle preghiere del mattino e della sera, o durante la recita dell’Angelus [Direttorio su pietà popolare e liturgia, 216] .
6) Cos’è la preghiera dell’Angele Dei?

Tradotto in inglese, si legge:

Angelo di Dio,
mio caro custode,
al quale l’amore di Dio
mi impegna qui,
sempre oggi,
sii al mio fianco,
per illuminare e custodire,
governare e guidare.

Amen.

Questa preghiera è particolarmente adatta per la devozione agli angeli custodi, poiché è rivolta direttamente al proprio angelo custode.

7) Ci sono pericoli a cui prestare attenzione nel venerare gli angeli?

La Congregazione ha affermato:

La devozione popolare ai Santi Angeli, che è legittima e buona, può però anche dar luogo a possibili deviazioni:

quando, come talvolta può accadere, i fedeli sono presi dall’idea che il mondo sia soggetto a lotte demiurgiche, o una battaglia incessante tra spiriti buoni e cattivi, o angeli e demoni, in cui l’uomo è lasciato alla mercé di forze superiori e su cui è impotente; tali cosmologie hanno poca relazione con la vera visione evangelica della lotta per vincere il Diavolo, che richiede impegno morale, opzione fondamentale per il Vangelo, umiltà e preghiera;
quando gli eventi quotidiani della vita, che nulla o poco hanno a che fare con la nostra progressiva maturazione nel cammino verso Cristo, vengono letti schematicamente o semplicisticamente, anzi infantilmente, in modo da attribuire tutte le battute d’arresto al Diavolo e ogni successo agli Angeli Custodi [ op . cit. , 217].
8) Dobbiamo assegnare nomi ai nostri angeli custodi?

La Congregazione ha affermato:

La pratica di assegnare nomi ai Santi Angeli dovrebbe essere scoraggiata, tranne nei casi di Gabriele, Raffaello e Michele i cui nomi sono contenuti nella Sacra Scrittura