14 Marzo Sabato dedicato alla Madonna Madre generosa

Invocazione. – Maria, Madre di mi­sericordia, pregate per noi!

Nella notte del Getsemani Gesù con­templò i dolori che l’attendevano duran­te la Passione e vide pure tutte le iniqui­tà del mondo. Quanti peccati da ripara­re! Il suo Cuore ne restò oppresso e su­dò Sangue, esclamando nel dolore: L’ani­ma mia è triste sino alla morte! –

Gli oltraggi che la Divina Bontà ri­ceve ogni giorno, anzi in ogni ora, sono innumerevoli; la Divina Giustizia esige la riparazione.

Come la Veronica, che fu una perla sulla via del Calvario, asciugò il volto a Gesù e ne fu subito ripagata con un pro­digio, così le anime pie possonó consola­re Gesù e la Madonna riparando per sé e per gli altri, coll’offrirsi quali vittime di riparazione.

La riparazione non è un privilegio di poche anime, ma tutti i battezzati ne han­no il dovere, perché nessun figlio deve restare indifferente quando l’onore del Padre è oltraggiato.

Diceva Gesù ad un’anima, Suor Ma­ria della Trinità: È l’amore che ripara, poiché ciò che offende Dio nel peccato, è la mancanza di amore. Però, quando la sofferenza si unisce all’amore, si dà a Dio una vera riparazione. Desidero ani­me vittime dovunque: nel secolo e nel chiostro, in tutti gli uffici, in tutte le si­tuazioni, nei campi e nelle officine, nelle scuole e nelle botteghe, nelle famiglie, nel commercio e nelle arti, tra le perso­ne vergini e tra, le coniugate … Si, io chiedo un’armata di vittime dovunque, perché dovunque il male è frammisto al bene. –

La Madonna, ispiratrice di nobili sen­timenti, suscita nel cuore di tanti suoi devoti il desiderio di offrirsi generosa­mente alla vita di riparazione. Essa pro­vò sul Calvario il gran peso del dolore e lo sostenne con fortezza eroica. Questa fortezza, chiesta alla Vergine durante la sofferenza, verrà accordata alle ani­me riparatrici. Gesù ha bisogno di chi ripari e non poche volte sceglie diret­tamente facendosi vedere e sentire da certe anime, che si sogliono chiamare privilegiate o vittime straordinarie.

Per renderci molto cari alla Vergine Santissima, consacriamoci a Gesù per mezzo di Lei, dedicando la nostra vita alla riparazione ordinaria, semplice, ma generosa.

C’è la riparazione attuale e consiste nell’offrire a Dio qualche opera buona, allorché ci accorgiamo che si commette un peccato. Si sente una bestemmia, si conosce uno scandalo, c’è in famiglia qualcono che porta odio … si facciano degli atti di riparazione, secondo che Dio stes­so ispira.

La riparazione abituale, che è la più eccellente, consiste nel fare solennemen­te, possibilmente col consiglio del Con­fessore e dopo un triduo o una novena di preparazione, l’offerta di tutta la vita a Dio per le mani di Maria Santissima, protestando di voler accettare con umi­le sottomissione le croci che Gesù avrà la bontà di mandare, intendendo con ciò riparare la Divina Giustizia ed ottenere la conversione di molti peccatori.

La Madonna predilige queste anime ardenti, le incoraggia a sempre maggiori atti di generosità, infonde una forza par­ticolare nelle prove della vita ed ottie­ne loro da Gesù una pace profonda, inti­ma e densa, da renderle felici anche tra le spine. Che in questo mese di Maggio mol­ti cuori si consacrino a Dio quali ostie riparatrici!

Esempio
Una buona giovane, la cui gioia con­sisteva nell’amare Gesù e la Madonna, comprese che la vita sua era preziosa e che non conveniva impiegarla come tan­te altre coetanee. Dolente delle offese che si recano a Dio, afflitta per la rovina di tante anime peccatrici, sentì accendersi il cuore di una magnanima risoluzione. Pro­strata ai piedi del Tabernacolo, così pre­gò: Signore, quanti peccatori sono senza la tua luce! Se accetti, io ti dono la luce degli occhi miei; sono disposta a restar cieca, purché tu resti riparato di tante offese e converta molti peccatori! –

Gesù e la Vergine gradirono l’eroica offerta. Non trascorse molto tempo e la giovane avverti un abbassamento di vi­sta, finché rimase del tutto cieca. Così trascorse tutta la vita, per più di qua­rant’anni.

Quando i genitori, ignari dell’offerta della figlia, le proposero di andare a Lourdes per impetrare il miracolo dalla Madonna, la buona signorina sorrise… e non disse altro. Quanti peccatori avrà salvato quest’anima!

Ma Gesù e la Madre sua non si la­sciarono vincere in generosità. Ricolma­rono quel cuore di tanta gioia spirituale, da renderle dolce l’esilio di questa terra. Faceva piacere il mirarla con l’abituale sorriso.

Se non si può imitare l’eroismo di questa donna, almeno si imiti con l’offri­re a Dio molti piccoli atti di riparazione.

Fioretto.
– Offrire durante il gior­no, espressamente, i sacrifici, le contrarie­tà e le preghiere per riparare i peccati che oggi si fanno nel mondo.

Giaculatoria.
– Santa Madre, deh, Voi fate che le Piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore!