11 Giugno San Barnaba Apostolo. Preghiera al Santo

1. Glorioso S. Barnaba, che per la vostra particolare bontà di cuore, soavità di discorso, affabilità di tratto, unite ad una ammirabile eleganza di forme e maestà di presenza, meritaste di essere fra i discepoli di Gesù Cristo scelti per lavorare con lui all’evangelizzazione dei popoli; Voi che foste denominato dagli Apostoli “figlio della consolazione” e aggregato al loro collegio, perché una voce misteriosa comandò loro di segregarvi dalla moltitudine dei credenti; Voi che foste destinato insieme a Saulo alla conversione dei Gentili, e foste poi dai Gentili medesimi così stimato da essere scambiato per Giove, il primo dei loro dei; Ottenete a noi tutti la grazia di fare sempre nostra delizia la preghiera verso Dio e la dolcezza verso il prossimo, onde non valerci mai dei nostri doni personali che per attendere con più impegno alla santificazione della nostra anima. Gloria.

2. Glorioso S. Barnaba, che spogliato di ogni bene terreno, da voi spontaneamente portato ai piedi degli Apostoli nei primi giorni della loro predicazione; Voi che foste riempito dallo Spirito Santo dei più particolari suoi doni, per cui straordinariamente potente in opere e parole riportaste sempre gran frutto dalle vostre fatiche apostoliche; Voi che soccorreste i cristiani di Gerusalemme minacciati da terribile carestia, colle elemosine per vostra cura raccolte nella città di Antiochia; Ottenete a noi tutti la grazia di lavorare sempre con efficacia a vantaggio dei nostri fratelli, onde assicurarci presso Dio quella speciale misericordia che è promessa ai fedeli misericordiosi, e quella gloria particolare che è preparata a tutti coloro che istruiscono gli altri nella giustizia. Gloria.

3. Glorioso S. Barnaba, che dopo aver sofferto per la causa di Gesù Cristo ogni genere di persecuzioni, specialmente in Iconio e in Listra, e aver versato effettivamente il vostro sangue in quella stessa isola di Cipro che era stata da voi particolarmente beneficata colle vostre ultime predicazioni; Voi che foste singolarmente glorificato nella tomba medesima, quando sul tramonto del quinto secolo fu scoperto ancora intatto il vostro corpo e dall’imperatore Zenone onorato di preziosa custodia quel Vangelo di S. Matteo che scritto già dalle vostre mani, si trovò depositato sul vostro petto; Ottenete a noi tutti la grazia di soffrire sempre con rassegnazione tutte le difficoltà di questa terra per ottenere con sicurezza i gaudi eterni del cielo. Gloria.